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TOUR DEL CILENTO - Paestum e Agropoli

Campania - Capaccio Paestum (SA)

Paestum

Paestum è un paese del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, frazione di Capaccio, situata nella Piana del Sele, vicino al litorale, nel golfo di Salerno. Il paese è stato abitato già dalla preistoria; oltre alla Necropoli di Gaudo, ne abbiamo testimonianze riferibili anche all'età paleolitica e neolitica. I Greci, dopo essersi assicurati un avamposto fortificato in vicinanza del mare, vi fondarono intorno al 600 a.C. una città che chiamarono Poseidonia in onore del dio mare. I Poseidoniati edificarono contemporaneamente un santuario (Heraion) poco più a nord, nei pressi della foce del Sele. La magnificenza di questa colonia suscitò presto mire di conquista nei Lucani, popolazione italica dell'interno, che la occuparono intorno al 400 a.C. mutandone il nome in Paistom. Ben altra potenza intanto andava espandendosi lungo la penisola: Roma. Divenuta incontrastata padrona di queste regioni, nel 273 a.C. vi fondò una colonia latina e diede alla città ilo nome di Paestum. I Romani arricchirono la città di grandi edifici tra cui il portico del Foro, le terme, l'Anfiteatro ed il cosiddetto Tempio della Pace. La visita di Paestum desta profonde emozioni: suggestiva è la visione dei maestosi templi dorici, soprattutto se ammirati nella luce del tramonto, che dona a questo luogo un'atmosfera ancor più magica. I templi dorici che dominano su Paestum, immersa nella silenziosa Piana del Sele, sono tre: la Basilica, il Tempio di Nettuno e il Tempio di Cerere. La Basilica, forse eretta nel VI secolo a.C., è il monumento più antico. Pur priva di tetto e di frontone, si alza solenne con tutte le colonne del porticato. Davanti al tempio si ergono i resti dell'altare sacrificale. Il tempio più grande, più bello e meglio conservato è però quello dedicato a Nettuno: il materiale adoperato per la costruzione è il travertino locale, che pare assorba la luce del sole. Il colore dorato, infatti, è più o meno intenso a seconda che la luce lo colpisca con maggiore o minore intensità. Il Tempio di Cerere ha un portico formato da 34 colonne. Nella zona archeologica, oltre a numerosi altri ruderi, sono visibili le mura della città greca, che si snodano per circa 5000 metri e i resti di alcune abitazioni di epoca romana. Di notevole importanza è anche il Museo, in cui è stato raccolto il materiale rinvenuto negli scavi: utensili, vasi, statuette, capitelli, lastre tombali dipinte e bellissime matope. Paestum fu abitata fino al 500 a.C., circa; successivamente l'avanzare delle paludi e, di conseguenza, della malaria ne decretarono la morte. Ma è proprio grazie alla boscaglia e all'ambiente malsano, cause della sua fine, che queste grandiose rovine sono giunte a noi, salve dalle distruzioni e dai saccheggi.
 

Agropoli

Agropoli è un paese del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano sorto su un promontorio che domina la parte meridionale del golfo di Salerno, a ridosso dei monti del Cilento, in prossimità della foce del fiume Testène. In passato era chiamata Acropoli, dal latino acropolis, a sua volta risalente dal greco akropolis, con il significato di "città alta", in riferimento alla sua posizione geografica. Con il tempo divenne Agropoli perché forse il nome fu contaminato dal latino ager (campo). Il territorio, su cui oggi sorge la città di Agropoli, ha visto la presenza dell'uomo fin dai tempi più remoti. A partire dal neolitico, infatti, è stato abitato da popolazioni dedite alla caccia e alla pesca. Ma fu con i greci che Agropoli, cominciò ad avere un ruolo storico importante. Questa magnifica cittadina, secondo il suo significato, città fortezza, è ancora oggi a forma di roccaforte in una posizione invidiabile. Città ricca di storia, meta di molti turisti italiani e stranieri. Al centro antico vi si accede da una serie di caratteristiche gradinate che portano alla grande Porta e da lì, risalendo per vie e viuzze, si giunge al castello. Il castello, a pianta triangolare e con tre torri circolari, si erge sul promontorio incastrandosi come un vertice nell'interno dell'area del borgo antico, mentre la base si protende fuori del nucleo abitato, come fortificazione avanzata sul versante collinare dal pendio più dolce e più esposto agli assalti. Esso presenta l'aspetto assunto dopo le ristrutturazioni d'età aragonese (XV secolo d.C.) che devono aver notevolmente ampliato l'originario impianto, a forma triangolare. L'interno del castello è occupato dalla piazza d'armi e da edifici addossati sui lati settentrionale e orientale. La piazza, oggi adibita a giardino e a teatro all'aperto, non è frutto di un riempimento artificiale, ma poggia sulla roccia inglobata a suo tempo nelle mura del castello, mentre sul lato settentrionale si trova la "Sala dei francesi". Dal lungomare è visibile la Torre, in stile veneziano, fu costruita nel 1929 . Posto accanto al convento francescano qui sorto fin dal 1230, questa torre, di forma quadrangolare, risultava in posizione strategica, comunicando a Nord col Castello e con la Torre di San Marco, mentre a Sud con la torre costruita a Trentova e con quella di Punta Tresino. Da visitare è l'Antiquarium che custodisce numerose testimonianze della storia più antica di Agropoli ed è stato possibile realizzarlo mediante l'attività di recupero del "Gruppo Archeologico Agropoli", di concerto con la competente Soprintendenza. Meta d'obbligo del centro antico sono: la Chiesa della Madonna di Costantinopoli (XVII sec.) e quella di SS. Pietro e Paolo (Alto Medioevo).
Voto medio:

da Antonietta M. - 09/04/2022, alle 13:53
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