umerose sono le ipotesi circa l'origine della città, ma una leggenda narra che Todi sia sorta per volere dei Veii Umbri, una popolazione che viveva nella Valle del fiume Tevere; infatti mentre erano già stati iniziati i lavori per la costruzione della città sulle rive del fiume ecco che un'aquila arrivò mentre gli uomini stavano desinando e portò via con gli artigli la tovaglia trascinandola sul punto più alto del colle. Gli abitanti della Valle pensarono che ciò fosse un segno del destino e costruirono così la città di Todi sul colle. Anche l'origine del nome sembra essere incerta, ma molti lo fanno risalire al nome "Tutere" che significa confine ed infatti Todi dalla sua posizione domina la valle del Tevere e confina con l'antico territorio degli Etruschi. La storia vuole che invece Todi sia stata costruita dagli Etruschi tra il III e il I secolo a.C ed è in quest'epoca che viene costruita la prima grande cerchia di mura che racchiude la città. Nel I secolo a.C. Todi diventa Municipio Romano e della civiltà romana rimangono ancora alcuni resti come le imponenti Cisterne Romane scoperte recentemente sotto la Piazza del Popolo. Nel Medioevo la città assume l'aspetto tipico di un castello ed è controllata da potenti feudatari quali i conti Arnolfi, i conti di Montemarte e gli Atti. Nel 760 il Re dei Longobardi, Desiderio, e Papa Paolo I concordano i confini del territorio di Todi sul versante del Ducato di Spoleto. Dopo l'anno mille la città di Todi prospera e si espande e tornano a rifiorire tutte le attività commerciali ed artigianali e diventa libero Comune dai primi anni del XII secolo. Il 1236 vede la nascita di uno dei più illustri cittadini: Jacopone, discendente di una famiglia nobile. Fu un importante uomo di legge, ma a 32 anni, dopo un episodio che lo toccò interiormente si convertì e cominciò a condurre una vita povera e monastica. Dell'opera letteraria di Jacopone si ricordano soprattutto le "laudi" nelle quali egli esprime soprattutto il senso di distacco tra la condizione umana e la figura di Dio. Dagli inizi del XIV secolo inizia un periodo di lenta, ma continua decadenza. Successivamente, anche grazie al Vescovo Angelo Cesi la città di Todi subisce un nuovo impulso e torna a rifiorire; infatti sotto la sua guida vengono effettuati importanti lavori urbanistici ed architettonici quali la costruzione della Fontana della Rua o Cesia, della Chiesa del Crocifisso e del Tempio della Consolazione completato dopo la sua morte.
Per ammirare meglio le bellezze della città, si consiglia di iniziare il cammino dal meraviglioso Tempio di Santa Maria della Consolazione, sito alle porte di Todi. Salendo l'alberato Viale della Consolazione, dopo i Giardini Pubblici, sulla destra si incontra il Tempio di San Fortunato. Dietro al Tempio si trova un sentiero che porta all'interno del Parco della Rocca. Tornando ai piedi della scalinata di San Fortunato e proseguendo per Via Mazzini si nota, sulla destra, il Teatro Comunale. Proseguendo lungo la via, si arriva nella splendida Piazza del Popolo dove si ammirano: Palazzo del Popolo, Palazzo del Capitano, Palazzo dei Priori, il Duomo. Sotto la Piazza del Popolo è inoltre possibile ammirare le Cisterne Romane: oltre 5 chilometri di cunicoli e gallerie, più di 30 cisterne, preromane, romane e medievali, 500 pozzi di varie epoche formano il ricchissimo patrimonio sotterraneo della città. Accanto alla Piazza del Popolo ve ne è un'altra che prende il nome dalla statua dell'illustre personaggio che vi troneggia: Piazza Garibaldi. Da qui, scendendo per Corso Cavour, troviamo sulla destra la Fontana Cesia. Proseguendo si arriva alla Porta Marzia. Dopo pochi metri, svoltando a sinistra, si possono ammirare i Nicchioni Romani. Procedendo lungo questa via si arriva alla Chiesa di S.Carlo. Poco oltre si trova la Fontana di Scarnabecco e più avanti si può ammirare la Chiesa di Santa Prassede. Tornando indietro per riprendere Corso Cavour, si scende ancora e si svolta a destra per arrivare alla Chiesa di Santa Maria in Cammuccia. Alla fine della discesa troviamo Porta Amerina; da qui, percorrendo Via della Circonvallazione verso sinistra, si giunge a Porta Romana. Fuori dalle mura, a 300 metri da Porta Romana, si vede il Tempio del Crocifisso. Da Porta Romana, continuando a percorrere la Circonvallazione, si trova Porta Perugina e, ancora oltre, i resti di Porta Orvietana. Da qui un lungo viale alberato conduce al Convento di Montesanto.
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