Partendo da La Spezia il primo paese che si incontra è Riomaggiore. Riomaggiore presenta la tipica struttura a gradoni dei borghi situati in valli torrentizie, con pareti ripide ed esiguo fondovalle. Il paesaggio è quindi tipicamente verticale; scale e scalinate sono le strade. La via principale è un canale coperto; sotto scorre il torrente Rivus Maior che ha dato il nome al paese. Le abitazioni presentano lo schema delle “case – torre”, sviluppate in altezza su tre o quattro piani con non più di due vani per piano e legate le une alle altre in schiere parallele. Il materiale da costruzione è locale: le pietre per la muratura, l’ardesia per i tetti, l’intonaco verniciato di giallo o rosa per le facciate. L’accesso alle case è possibile oltre che dall’ingresso principale, dal retro all’altezza dei piani superiori.Riomaggiore ospita la sede del Parco Nazionale delle Cinque Terre, la cui presenza è testimoniata da un’intensa attività promozionale visibile un po’ ovunque in paese. La parte alta del borgo è caratterizzata da una recente espansione edilizia residenziale, mentre i carruggi che si dipartono dalla via centrale e dalla marina sono fra i più caratteristici delle Cinque Terre. Molto bello il colpo d’occhio della marina, circondata da alte case torri e “inespugnabile” per i pirati che nell’antichità frequentavano le coste liguri. Vista stupenda dal castello
Manarola, così come le altre Cinque Terre, è stretta tra il Mar Ligure e la ripida catena montuosa che si distacca dall'Appennino presso il Monte Zatta e scende in direzione Sud-Est facendo da spartiacque tra la Val di Vara e la zona costiera. Il borgo sorge nel tratto terminale della valle del torrente Groppo. Le abitazioni variopinte, costituite dalle tipiche case torri genovesi, si affacciano una ridosso all'altra sulla via principale ricavata dalla copertura del corso d'acqua. Il paese poi si inerpica sul costone roccioso che si protende sul mare, determinando un intreccio di stretti carrugi, i quali corrono paralleli su più livelli intermedi collegati da irregolari scalinate in ardesia. A nord-ovest di Manarola troviamo altri tre borghi delle Cinque Terre, ossia Monterosso al Mare, Corniglia e Vernazza, mentre a sud-est è Riomaggiore. Fra i cinque borghi è il più piccolo dopo Corniglia.
Livorno è una città portuale italiana sulla costa occidentale della Toscana. È conosciuta per le specialità di pesce, le fortificazioni rinascimentali e il porto moderno per navi da crociera. La Terrazza Mascagni centrale, un viale lungo il mare con pavimento a scacchiera, è il punto di ritrovo principale della città. I bastioni della Fortezza Vecchia del XVI secolo si affacciano sul porto e si aprono sul quartiere Venezia Nuova di Livorno. Nelle vicinanze si trovano la Chiesa barocca, ottagonale, con cupola di Santa Caterina e la Fortezza Nuova, fortezza medicea trasformata in un parco. Il Monumento dei Quattro Mori è una statua rinascimentale del Granduca Ferdinando I circondata da quattro mori incatenati. Ancor più all'interno, si trova il Mercato alimentare delle vettovaglie, che propone ristoranti gourmet. Il Museo provinciale di storia naturale del Mediterraneo è un museo di storia naturale ospitato in un'ex villa circondata da giardini. Nelle vicinanze, il Museo Civico Giovanni Fattori, anch'esso ospitato in una villa, presenta dipinti italiani del XIX secolo. A sud-est della città, in collina, si trova il Santuario della Madonna delle Grazie di Montenero.
Lucca
Tantissime sono le cose da vedere a Lucca, città dall’immensa ricchezza storico-monumentale per cui è stata anche avanzata la proposta di includere il suo centro storico nella lista del patrimonio dell'umanità dell’UNESCO. A cominciare dalle mura quasi intatte che la circondano.
Si può accedere alla città passando le Mura attraverso sei porte costruite tra il 1500 e i primi del '900. Altre porte, risalenti a tracciati murari anteriori sono tuttora visibili all'interno della cinta attuale, si tratta dell’Antica Porta San Donato (1590), all'interno dell'omonima piazza sede dell’Opera delle Mura, Porta San Gervasio (1198) e Porta dei Borghi. Il centro storico della città ha mantenuto intatto il suo aspetto medioevale, grazie alle pregevoli architetture, le antiche e numerose chiese (Lucca è anche detta la città dalle 100 chiese), le tante torri, campanili e monumentali palazzi rinascimentali. Tra le torri, da annoverare sicuramente la Torre dell’Orologio che con i suoi 50 metri circa di altezza è la più alta, ed in cui è possibile ammirare il meccanismo a carica manuale dell’orologio e la scala in legno interna di 207 gradini ancora conservata; e la Torre Guinigi, uno dei monumenti più rappresentativi di Lucca, con la presenza di alcuni lecci sulla sua sommità. Da visitare sicuramente anche le tante piazze: Piazza dell’Anfiteatro, nata sulle rovine dell’antico anfiteatro romano ad opera dell’architetto Lorenzo Nottolini; Piazza San Michele fulcro storico della città; Piazza san Martino con il celebre Duomo; Piazza Napoleone voluta da Elisa Baciocchi durante il suo principato e Piazza del Giglio dove affaccia l’omonimo Teatro.I monumenti cittadini mettono in evidenza i modi diversi con cui i lucchesi interpretarono il messaggio unitario. La città toscana, infatti, aderì al processo unitario in modo originale, considerando che l’annessione prima al Gran Ducato di Toscana e poi quella al Regno d’Italia comportarono una forte volontà di preservare le radici culturali della comunità. Lucca scelse quindi di celebrare l’indipendenza e l’unità nazionale abbellendo e decorando con nuovi monumenti il proprio centro storico. Monumenti dedicati ai padri dell’indipendenza che si possono ammirare attraverso un tour in questa splendida cittadina. A cominciare dalla statua a Francesco Burlamacchi, eretta nel 1863 in Piazza San Michele. Si prosegue poi con il monumento al garibaldino-mazziniano Tito Strocchi realizzato da Artemisio Mani nel 1883, presente nel cimitero urbano. Del 1885 è invece l’opera in bronzo che si erge sul baluardo di Santa Maria, realizzata dalla scultore Augusto Passaglia e dedicata a Vittorio Emanuele II. In piazza del Giglio c’è invece la statua marmorea di Giuseppe Garibaldi, opera di Urbano Lucchesi, inaugurata il 20 settembre del 1889. L’eroe dei due mondi è rappresentato a figura intera e i due rilievi bronzei sul basamento rappresentano lo sbarco dei Mille a Marsala e la battaglia di Calatafimi. Più modesto nelle proporzioni e più defilato nel contesto del tessuto cittadino (si trova infatti al baluardo di San Regolo) è invece il busto dedicato a Giuseppe Mazzini inaugurato il 16 marzo del 1890. A Baluardo della Libertà si trova invece il monumento in bronzo raffigurante Benedetto Cairoli, realizzato 1893. Infine, nella vecchia Piazza delle Erbe, rinominata Piazza XX settembre, è possibile ammirare il Genio Alato del complesso ai Caduti delle patrie battaglie - sempre di Urbano Lucchesi.Monumenti dietro ai quali c'è non solo la storia di un paese ma anche la storia di un’intera comunità. Un percorso dunque che unisce in un unico tracciato alcuni luoghi memorabili della storia lucchese, arricchito da una mappatura consistente di documenti e immagini presenti nelle varie mostre, distribuite in più sedi cittadine.