Catania è situata ai piedi dell’Etna, è stato più volte interessata da eventi sismici, il più importante dei quali nel 1693, oltre che da eruzioni vulcaniche.Il suo nome deriva dal greco Katàne che significa letteralmente grattugia, assegnato alla città a causa della conformazione e della morfologia del territorio che è in prevalenza di natura lavica. Secondo un’altra interpretazione, però, deriverebbe da Katina, cioè bacinella o catino, ed sarebbe sempre riferito alla struttura della zona, costituita da una vallata circondata da colline. Infine, si è ipotizzato che il termine Catania derivi da una contrazione dell’espressione greca katà Aitnè, che significa “nei pressi dell’Etna”.Dal 2002 le sue bellezze artistiche di Catania sono state inserite dall’UNESCO nella lista dei beni patrimonio dell’umanità.Lo stemma di Catania raffigura al suo interno il simbolo della città: l’elefantino. Presente anche nell’obelisco al centro di piazza del Duomo, ‘u Liotru, come è chiamato dai catanesi, è di colore rosso porpora su uno sfondo azzurro, accompagnato dalla lettera “A” anch’essa di colore rosso e sovrastato dalla corona reale appartenente alla dinastia Aragonese. In basso il riferimento alla sua origine romana con l’espressione S.P.Q.C. (Senatus Populosque Catanensium).Il nome dell’elefantino (‘u Liotru) è riconducibile con ogni probabilità alla fama di Eliòdoro, personaggio leggendario della Catania del VIII secolo.Nobile siciliano, iniziato alla religione cattolica, non riuscendo a rivestire la carica di vescovo della città, si diede alla magia e fu accusato di stregoneria da Leone II il Taumaturgo con il quale fu da sempre in aperto contrasto e dal quale fu condannato al rogo nel 778.La leggenda narra di un occulto patto che egli avrebbe stipulato con il diavolo, rinunciando per sempre alla sua fede cattolica. In cambio avrebbe ricevuto poteri magici che avrebbe usato per terrorizzare i cittadini di Catania e compiere la sua vendetta contro il vescovo. A tal fine, avrebbe forgiato dal magma dell’Etna, un elefante a dorso del quale avrebbe attuato i suoi piani. Era solito, ad esempio, mercanteggiare con i cittadini consegnando loro pietre preziose e ori che però si trasformavano subito in semplici sassi.Per quanto riguarda, invece, la storia della città, si ripete la medesima sorte che è da sempre toccata all’intera isola: il passaggio di consegne da un impero a un altro.Nasce, infatti, per mano dei Sicani, i quali formano un primo nucleo stabilendosi ai piedi dell’Etna, ma assume carattere di stabilità e di centro più organizzato solo successivamente all’arrivo dei Siculi intorno al XIII secolo a.C..Nel 729 a.C. un gruppo di coloni Greci provenienti dalla Calcide, sbarcati nella costa orientale della Sicilia, la battezzano con il nome di katàne, entrando subito in conflitto con la vicina polis di Siracusa.Subisce la forza dell’Impero Romano, per poi passare in mano Bizantina, Normanna, Sveva, Angioina, quest’ultima provocando il malcontento popolare riversatosi nei famosi moti dei “Vespri Siciliani”.Le opere artistiche e architettoniche che possiamo oggi ammirare risalgono, però, al periodo più recente. A causa degli eventi che abbiamo prima richiamato, cioè terremoti ed eruzioni, poco o nulla rimane del periodo classico, quello greco. Quando non è stata la natura a cancellare le origini, lo ha fatto, poi, la mano dell’uomo attraverso invasivi interventi urbanistici di ricostruzione; a questo deve aggiungersi, poi, che non sono stati mai predisposti importanti lavori di scavo e di ricerca in un sottosuolo che è sicuramente ricco di sorprese. I reperti di maggior rilievo risalgono soprattutto al più recente periodo romano e sono presenti in abbondanza sul territorio.Da ricordare, infine, che a seguito delle eruzioni del vulcano che si sono verificate nel corso dei secoli e che hanno danneggiato seriamente la città, la ricostruzione è stata sempre stata organizzata sul medesimo posto, segno di evidente attaccamento degli abitanti alla loro terra.
Etna: L'Etna come vulcano è una risorsa naturale di rara bellezza per la Sicilia, l'Italia, il mondo. Come montagna è un rilievo di assoluto rispetto, il quinto monte più alto d'Italia con la sua altezza variabile a causa delle eruzioni che oscilla intorno ai 3320-3350 metri. In molti ghiacciai europei si scia ad altitudini inferiori. La sua collocazione sovrastante il golfo di Catania e dunque la sua vicinanza al mare rendono ancor più imponente e affascinante il suo aspetto e attira ogni anno centinaia di migliaia di visitatori da tutto il globo. L'immaginario comune di un vulcano richiama alla mente ambienti ostili e privi di vegetazione. Ma queste condizioni si ritrovano solo oltre i 2000-2500 metri sull'Etna. Nelle fasce intermedie del vulcano si ritrova un ambiente florido e ricco di vegetazione che permette meravigliose escursioni.
Ragusa
La città di Ragusa, capoluogo dell’omonima provincia, sorge sulla parte meridionale dei Monti Iblei.Definita come "l'isola nell'isola", grazie al suo agiato contesto socio-economico, vanta un ricco patrimonio artistico-culturale, in gran parte risalente alla ricostruzione dopo il terremoto del 1693.È stata dichiarata Patrimonio Unesco in quanto preziosa testimonianza dell’arte barocca.Circondata da una catena di colline verdi e attraversata dal fiume Irminio, la città è suddivisa tra la parte superiore moderna e la parte inferiore, detta Ragusa Ibla, sorta dalle rovine dell’antica città e ricostruita, dopo il terremoto, secondo l’antico assetto medievale.Il quartiere di Ibla, antico centro storico, offre oltre cinquanta chiese e numerosi palazzi nobiliari. Collocato su una collina, il piccolo borgo domina la vallata circostante, con le sue casupole e stradine sulle quali regna il maestoso Duomo di San Giorgio, massima espressione del barocco ibleo.La ricchissima architettura in pietra locale calcarea assume la forma di volute, di vuoti e di pieni, di colonne e capitelli, di statue e di decorazioni di vario tipo
Modica
Modica è città ricca di storia e tradizione, rispecchiate pienamente nella ricchezza e magnificenza dei suoi edifici, vera immagine del tardo-barocco siciliano e ibleo in particolare.I monumenti da vedere in primis sono il Duomo di San Giorgio a Modica Alta e la Chiesa Madre di San Pietro a Modica Bassa. I due monumenti grazie ai quali Modica è stata proclamata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2002.Piena espressione del tardo-barocco ibleo, i due edifici sacri simbolo della città rappresentano anche la “divisione” campanilistica della
stessa tra le sue due entità storiche di Modica Alta e Bassa.
Siracusa
Fondata nel 734 a.C. da coloni di Corinto, Siracusa diventerà per Cicerone "la più grande e bella di tutte le città greche". Il nome trae origine da Syraka (“abbondanza d'acqua”), grazie ai numerosi corsi d’acqua e alla zona paludosa della città.Durante il periodo greco, Siracusa raggiunge il suo massimo splendore. Oggi ci sono diverse testimonianze storiche di quest’epoca: la Fonte Aretusa di Ortigia, il Teatro Greco, l’Acquedotto Galermi, l’Orecchio di Dioniso e l’Ara di Ierone, per citarne alcune. Ma anche i templi greci: di Apollo e di Zeus.La potenza della polis greca di Siracusa si estendeva fino all’Adriatico, con diverse colonie siracusane. Dopo i Greci, i Romani offuscano l’importanza della città. Nonostante questo, notevoli resti dell’epoca restano tutt’oggi: dall’Anfiteatro Romano al Ginnasio, fino alle catacombe. Siracusa è la prima città dell’Occidente con una comunità cristiana.Dopo i vandali, sono i Bizantini con Belisario nel 535 a conquistare Siracusa e la Sicilia. Con Costante II, la città vive un periodo florido e diventa sede imperiale, ma con i suoi successori una guerra civile mette fine all’impero bizantino.L’arrivo degli Arabi nell’878 scuote Siracusa in modo violento, provocando 5.000 vittime.Una crisi politica porterà la dominazione araba ad essere sostituita nuovamente da quella bizantina. Questo periodo corrisponde ad una rinascita culturale della città, soprattutto dal punto di vista architettonico.Nel 1693 un terremoto distrugge Siracusa, che rinasce in stile barocco, grazie alle famiglie nobiliari.Nell’ultimo secolo la città non ha subìto molte ristrutturazioni architettoniche, perdendo i fasti del passato. La Fontana di Artemide e il Teatro Comunale sono due esempi recenti.
Noto
Noto è conosciuta nel mondo per lo straordinario impianto barocco, assolutamente omogeneo ed unitario a causa dell'unità di spazio e di tempo nel quale avvenne la costruzione della nuova città dopo il sisma. L'impianto urbanistico della città è impostato su uno schema ortogonale regolare, scandito da assi paralleli tra i quali primeggia il Corso Vittorio Emanuele.La Chiesa di San Francesco, opera di Vincenzo Sinatra, il Monastero delle Benedettine e l'annessa Chiesa di Santa Chiara, a pianta ellittica, opera di Rosario Gagliardi, introducono alla piazza centrale della città, un autentico gioiello barocco sul quale si allarga la scalinata che porta alla scenografica facciata del Duomo. L'interno della Cattedrale è rimasto semidistrutto dopo il terribile crollo della cupola e di parte del tetto della navata centrale, e sta per essere ricostruito. Di fronte al Duomo si trova il Palazzo Ducezio (sede del Municipio), accanto il Palazzo Landolina ed il Palazzo vescovile, mentre la piazza è chiusa alla fine dall'imponente facciata di San Domenico, ancora del Gagliardi. Da ammirare per ricchezza e preziosismi decorativi alcuni palazzi nobiliari dalle imponenti facciate: i più belli sono in prossimità del Duomo e ne fanno quasi cornice, tra questi Palazzo Sant'Alfano, Palazzo Nicolaci di Villadorata, Palazzo Trigona e Palazzo Astuto. Nella parte alta della città si trova la Chiesa del Crocifisso, altra opera del Gagliardi, al cui interno si ammira la splendida "Madonna della Neve", opera di Francesco Laurana. Per bellezza ed unicità Noto è stata dichiarata "Patrimonio dell'Umanità" dall'UNESCO.
Taormina
Taormina è definita “la Perla del Mediterrraneo”Sospesa tra le rocce ed il mare Taormina, grazie alle sue bellezze naturalistiche, la sua splendida vista sul vulcano Etna e sul golfo di Isola Bella, è la meta mondana per eccellenza in Sicilia.Oggi Taormina richiama migliaia di visitatori da tutto il mondo.Il suo piccolo centro storico accoglie favorevolmente il turista che può ammirare i suoi gioielli architettonici dedicandosi allo shopping nei numerosi negozietti del centro e godersi la splendida vista sul golfo da uno dei suoi innumerevoli bar e ristoranti.Il fulcro della cittadina è però il suo scenografico quanto unico teatro greco affacciato sul mar mediterraneo con una vista mozzafiato sul vulcano Etna, dove in estate si svolgono numerosi concerti e rappresentazioni.