Sirmione
Il castello Scaligero di Sirmione risale al 1250 circa ed è uno dei castelli meglio conservati d’Italia. Oggi è in perfetto stato di conservazione e interamente visitabile: due torri merlate dominano il lago e la darsena, ancora funzionante, che custodisce un lapidario di epoca romana.
Il castello di Sirmione è una suggestiva rocca affacciata direttamente sul lago, da cui si accede tramite un ponte levatoio sulle acque. I 146 gradini permettono di raggiungere i camminamenti di ronda e di ammirare tutto il territorio circostante. L’ingresso del castello è anche è l’unico modo per entrare nel centro storico di Sirmione: potrete toccare con mano la storia di questo centro e di una delle poche strutture difensive lacustri in Italia.
Costruito da Mastino I Della Scala, il Castello di Sirmione è anche legato a molte leggende, tra cui quella di Ebengardo e la sua amata Arice. Secondo la leggenda, una notte al castello un cavaliere chiese ospitalità: rimasto folgorato dalla bellezza di Arice, si intrufolò nella sua camera. Arice sconvolta lo rifiutò e lui la pugnalò. Ebengardo a sua volta uccise il rivale, e da allora nelle notti di tempesta il suo spirito vaga per il castello alla ricerca della sua amata.
Le Grotte di Catullo a Sirmione
“Le Grotte”, come fu chiamata questa Domus romana prima degli scavi nel ‘400, sono in realtà i resti ben conservati di una villa di epoca romana costruita nel I secolo d.C., ed oggi considerata l’esempio più importante di Villa Romana nell’Italia del nord.
Anche il riferimento al poeta veronese Catullo risale al 1400, ma in realtà non ci sono riferimenti certi: la villa fu costruita dopo la sua morte. Il complesso, oggi come più di mille anni fa, domina una penisola nel lago di Garda e si estende per circa 2 ettari: la struttura originale aveva tre piani e un lunghe terrazze panoramiche che affacciavano su due lati del lago.
C’era un efficiente reparto termale, a testimonianza di Sirmione come luogo termale di eccellenza conosciuto già dai Romani, e una cisterna sotterranea per la raccolta delle acque. Oggi la villa è aperta al pubblico ed ospita un grande uliveto e un museo. Grazie a un intervento di recupero, i 1.500 ulivi della villa danno vita oggi a un pregiato olio, mentre il museo custodisce una serie di reperti archeologici ritrovati qui e nelle altre ville romane del Garda, oltre a una dettagliata documentazione de