Mantova
L'origine della città di Mantova è forse di origine etrusca. L'antica Mantua fu un piccolo centro fortificato, situato probabilmente sull'area che venne poi occupata dalla città alto-medievale, all'estremità nord-est dell'attuale centro abitato.
Nel 70 a.C. vi nacque Virgilio. Terminato il lungo periodo delle invasioni barbariche, nel X secolo divenne dominio dei Canossa, quindi, dalla prima metà del XII secolo, si diede ordinamenti comunali e poté espandersi verso sud grazie a una grandiosa opera idraulica, che nel 1190 limitò e mutò le vicine paludi, formate dal Mincio, in quattro laghi. La seconda linea di mura, eretta a sud della prima, servì a difendere la città, resa ormai insulare dallo scavo del Rio, il canale, ancora parzialmente esistente, che, attraversando l'abitato, univa il Lago Superiore all'Inferiore e sulla cui riva fu costruito il porto Catena. A partire dall'anno 1273 fino al 1328 Mantova fu governata dai Bonacolsi, che l'ebbero in signoria della città. Nel iniziò l'era dei Gonzaga, durata quasi quattro secoli.
Sotto la signoria dei Gonzaga, la città di Mantova divenne uno dei massimi centri d'arte d'Italia. Continuava intanto una graduale espansione verso sud che portò Mantova a dotarsi di una terza linea di mura, all'altezza dell'attuale viale Risorgimento. I Gonzaga, marchesi dal 1433, duchi dal 1530 (Ducato di Mantova), vi crearono una vastissima e fastosa corte che ospitò grandi artisti, fra cui Pisanello, l'Alberti, Andrea Mantegna, Giulio Romano. Una guerra di successione, un saccheggio a opera di eserciti mercenari stranieri (1630) e la peste provocarono tuttavia il declino di Mantova e la condussero sotto il dominio dell'Austria (1707). Durante questa dominazione, venne trasformata in una delle città-fortezze del Quadrilatero, fino al 1866. Il centro storico di Mantova, detto "Paiolo" dal nome del lago interrato alla metà del XVIII secolo, fu affiancato a sud da quartieri moderni e di estensione relativamente limitata solo all'inizio del Novecento. è questa l'area denominata "della terza cerchia", che oggi ospita moderni quartieri residenziali e impianti sportivi. I principali monumenti del passato storico di Mantova sono conservati soprattutto nelle due prime aree murate. Lo splendido Palazzo Ducale, formato da numerosi edifici costruiti tra il XIII e il XVIII secolo, che si affacciano in parte sulla vasta piazza Sordello e che racchiudono giardini e piazze interne. Al suo interno è custodito un notevole patrimonio d'arte, che comprende, fra l'altro, le opere del Pisanello ('400), affreschi di Giulio Romano, una pala di Rubens e, nel vicino castello di San Giorgio, di fine Trecento, la celebre Camera degli Sposi, affrescata dal Mantegna tra il 1465 e il 1474. Assai importante anche il complesso medievale di piazza delle Erbe, che riunisce la romanica Rotonda di San Lorenzo, il Palazzo della Ragione, fiancheggiato dalla Torre dell'Orologio e il Palazzo del Podestà; il Duomo, ricostruito nel Cinquecento, con facciata settecentesca; le chiese, su progetto di Leon Battista Alberti, di San Sebastiano (1460) e Sant'Andrea (1472-1699; la cupola di quest'ultima, settecentesca, è opera di Filippo Juvara); la casa di Andrea Mantegna (1476); il Palazzo Te (1525-1535), situato oltre la terza linea di mura in un luogo anticamente detto "tejeto" dalle capanne che vi si trovavano, disegnato e suggestivamente decorato da Giulio Romano, con bella loggia che lo collega all'esedra del giardino; il Museo civico, con sezioni d'arte egizia, moderna e di numismatica; il Palazzo d'Arco, neoclassico (1782-1784), con ambienti dal pregevole arredo; il barocco teatro scientifico o accademico, detto anche "il Bibiena", opera dell'architetto Antonio Galli Bibiena (1769); infine, il Museo diocesano, nella grande piazza Virgiliana aperta sul lago di Mezzo, che conserva oreficerie sacre e armature dei secoli XV e XVI. Nel Palazzo del Podestà è stato allestito un piccolo museo dedicato al grande pilota automobilistico Tazio Nuvolari, nato nel Mantovano.
Mercatini di Natale: Nell’ anno di Mantova Capitale Italiana della Cultura il fascino del suo centro storico e la sua tradizione sono posti ulteriormente sotto i riflettori diventando meta fissa di un importante flusso turistico.
Non più solo città cartolina, ma grande laboratorio di idee, attrazioni ed eventi con il progetto di Natale a Mantova, con i Mercatino di Natale realizzato con le tipiche casette in legno
e una pista di pattinaggio ecologica e professionale di grandi dimensioni.
Durante tutto il periodo un calendario di eventi musicali, performance artistiche e dimostrazioni per coniugare le proprietà particolari e peculiari del territorio mantovano in un evento vivibile e godibile, solo qui, nella sua unicità.
Cremona
Un intreccio di fiumi, un insieme inconsueto di acque in un suggestivo paesaggio nel cuore della valle del Po: è questa la provincia di Cremona.Situata in prossimità della Riva sinistra del Po, Cremona si trova al confine tra la Lombardia e l’Emilia Romagna ed ha un territorio delimitato dalle acque dei fiumi Adda, Oglio, parte del Serio ed il Po. La provincia presenta vaste pianure, interrotte da boschi e ampi prati che grazie all’opera di canalizzazione svolta dagli abitanti nei secoli passati ha trasformato il territorio in una grande campagna fertile ed una terra adatta per l’agricoltura.Per ragioni storiche e morfologiche si suole suddividere la Provincia di Cremona in 4 aree: la prima area si trova nella parte centro sud della provincia, è dominata dal capoluogo di Cremona, ed è detta "il cremonese".La seconda area si trova a nord della provincia, fa capo alla città di Crema ed è conosciuta come "il cremasco".La terza zona, a sud della provincia, ha come città di Casalmaggiore, ed è soprannominata "il casalasco".Infine la quarta area, dominata da Castelleone e Soresina ovvero la zona centro-nord della provincia. Castelleone si trova al confine tra il cremasco (ad ovest) e cremonese (ad est). La provincia di Cremona è una terra ricca di gioielli storico-artistici che permettono a chi ama l’arte e la cultura di ripercorrere le tappe del percorso storico di questo territorio: edifici di epoca medioevale, chiese, piazze, ville e castelli nelle zone fluviali.La città di Cremona è senza dubbio la tappa più importante per iniziare un itinerario alla scoperta della provincia. Si parte da Piazza del Comune, esempio di piazza medioevale su cui si affacciano i principali edifici della città, il Duomo, il Battistero, il Palazzo del Comune con il celebre Torrazzo, emblema della città con i suoi 111 mt. e la Loggia dei Militi. Di epoca rinascimentale i palazzi Fodri e Raimondi. Da vedere anche le chiese di S. Sigismondo, S. Pietro al Po e S. Agostino. Cremona deve anche la sua fama all’arte liutaria di Stradivari che viene portata avanti con sapienza dalle botteghe artigianali e dalla Scuola di Liuteria. Il Museo Stradivariano custodisce una ricca collezione di strumenti e di reperti provenienti dal laboratorio di Antonio Stradivari, unici al mondo.Spostandosi verso la vicina Crema, slarghi, piazze, case storiche addossate le une alle altre, palazzi aristocratici e verdi cortili, strutture monastiche, piazza Duomo, la cattedrale e il suo campanile. Altro gioiello del territorio cremonese sono i castelli e le fortificazioni, testimonianze delle fiorenti epoche storiche della provincia: Soncino, esempio unico di cittadella fortificata con la sua possente rocca; Pizzighettone, sistema fortificato del ‘500; Pandino che risale all’epoca dei Visconti. Tra gli esempi di ville e dimore storiche ricordiamo Villa Sommi Picenardi a Torre de’ Picenardi, Villa Manfredi a Cicognolo, Villa Maggio-Trecchi a Vho, Villa Medici del Vascello a San Giovanni in Croce, tanto per citarne alcune.Ma anche Casalmaggiore è tutta da visitare con il suo Duomo e il complesso monastico di Santa Chiara e, per una sosta o una passeggiata a piedi o in bicicletta lungo il Po che scorre proprio a ridosso del centro storico.
Mercatini di Natale: A Cremona e provincia il giro fra le bancarelle dei Mercatini di Natale si snoda in pianura e inizia a Cremona, nelle vie circostanti il duomo - uno dei maggiori esempi di architettura romanica lombarda -, il “Torrazzo” – l’altissima torre campanaria alta 111 metri – e il Battistero. Un tuffo nella tradizione e nella suggestione con idee originali e manufatti locali, senza dimenticare la gustosa enogastronomia locale.
Verona
Città con oltre due millenni di storia, Verona è oggi il secondo centro del Veneto per vivacità e consistenza delle sue attività economiche, oltre ad essere una frequentata meta turistica internazionale.Le dolci anse dell'Adige che l'attraversano e le colline che la cingono dal lato settentrionale ne determinano la bellezza e l'armonia paesaggistica.Favorita dalla sua collocazione geografica, essa aveva probabilmente già un suo nucleo reto-etrusco ed euganeo, ma le prime notizie certe risalgono al IV secolo a.C.In epoca romana fu un centro politico e commerciale di prima grandezza, di cui oggi rimangono tracce fastose, dall’Arena al teatro Romano, dall’arco dei Gavi a porta Borsari, dall'area archeologica di porta Leoni a quella degli scavi Scaligeri. Quest’ultima zona, situata al centro della città, a due passi da piazza delle Erbe, è divenuta durante il Medioevo sede del potere politico e amministrativo, e in essa si trovano armoniosamente accostate o fuse insieme le vestigia di epoche diverse: dai resti romani ai grandi palazzi del Sette-Ottocento, passando attraverso l’architettura medievale, quella fiorita sotto la signoria degli Scaligeri, quella rinascimentale.Tratto interessante e meno conosciuto sono le antiche mura della città, delle quali si conservano ancora cospicue porzioni in ottimo stato; presenti in perimetri via via più estesi a seconda dell’epoca della costruzione, conferiscono un aspetto particolare alla città e ci permettono di ricostruirne la storia.Se delle due cinte successive erette dai Romani rimane ben poco (solamente un breve tratto della prima lungo l’attuale via Diaz, e una parete delle "Mura di Galieno", presso l'Arena), le mura comunali tra Castelvecchio e Ponte Aleardi, ricostruite dopo l’inondazione del 1239, sono ancora in ottimo stato. Il perimetro fatto erigere dalla signoria scaligera, concluso nel gennaio 1325, che racchiudeva un’area di 450 ettari, fu sostanzialmente confermato dai Veneziani nel Cinquecento e così pure nell’Ottocento dagli Austriaci, che fecero di Verona una delle quattro città fortificate del quadrilatero.Le porte monumentali, le mura (in ottimo stato di conservazione per ampi tratti) e le fortificazioni, alcune ancora oggi in buone condizioni, testimoniano l’importanza strategica della città, ben difesa dalle aggressioni esterne.Verona, da sempre, è anche cultura: numerose istituzioni, quali la Biblioteca Civica e la Capitolare (il cui Scriptorium era attivo già dal VI secolo d.C.), l’Accademia Filarmonica (la più antica del mondo) e la Fondazione Arena, la Società Letteraria e l’antica Accademia d’Agricoltura, Scienze e Lettere, l’Università e il Conservatorio, ne mantengono intatta la vivacità culturale. E numerosi sono sempre stati i suoi visitatori, alcuni dei quali illustri, come Dante, Mozart, Goethe e Ruskin.Verona attira ancora oggi ospiti da tutto il mondo con la sua Arena, con il mito di Giulietta e Romeo e con la sua raffinata bellezza.
Mercatini di Natale:La splendida città di Verona, patrimonio dell’UNESCO per i suoi monumenti antichi e la sua storia, durante le feste si veste di luci, suoni e colori del Natale: il romanticismo della città di Romeo e Giulietta si mescola con l’atmosfera fiabesca tipica dei mercatini di Natale.Infatti dal 23 novembre al 21 dicembre, Piazza dei Signori diventa la cornice ideale per ospitare le caratteristiche casette in legno del Christkindlmarkt. Ad attendere i visitatori ci saranno circa 60 bancherelle che propongono prodotti tipici tradizionali artigianali come oggetti e giocattoli in legno, addobbi in vetro e ceramica, il tutto accompagnato da tante specialità gastronomiche e golosi dolci natalizi.I mercatini poi si estendono anche in Piazza del Tribunale e nel Cortile del Mercato Vecchio dove la Casa di Babbo Natale attende i più piccoli per la consegna della letterina dei desideri.In contemporanea ai mercatini di Natale Verona sarà illuminata da nuove luminarie, tecnologicamente innovative e a basso consumo energetico, grazie al progetto Verona si veste di Luce.Tutta la città si tinge dei colori delle feste con meravigliose luci che andranno a caratterizzare gli angoli e le vie più belle di Verona.Dal 1° dicembre al 20 gennaio inoltre nella suggestiva cornice dell’Arena di Verona si terrà la 29a Rassegna Internazionale del Presepio nell’Arte e nella Tradizione.
Per la manifestazione arriveranno circa 400 esemplari di presepi, provenienti sia dai più importanti musei internazionali che da collezioni private. Per coloro che si recheranno a Verona per i mercatini di Natale sarà l’occasione per visitare anche una mostra spettacolo in cui musica, luci e proiezioni contribuiscono a creare un’atmosfera assolutamente unica.Davanti all’Arena poi, come ogni anno, viene installata la famosa Stella di Natale gigante, simbolo della manifestazione e del Natale a Verona