Struttura
L’Antica Tabaccaia Resort **** ha origini molto lontane ed ogni caratteristica della struttura ricorda i particolari della dimora storica dell’epoca.
Da essa aveva origine un tipo di tabacco ben preciso, il Kentucky.
E’ un tabacco derivato, per ibridazione e selezione, dal tipo flue-cured nordamericano.
Il tabacco Kentucky è un tabacco scuro appartenente alla classe dei fire-cured, i tabacchi curati a fuoco diretto, da legni speciali il cui fumo penetra lentamente nelle cellule delle foglie del tabacco dando loro un colore scuro, tendente al nero.
La lavorazione delle foglie di tabacco veniva effettuata da apposite donne che in principio infilzavano con ago e filo le foglie raccolte “cimarole”(le foglie più pregiate) formando delle file che potevano pesare fino a 30kg.
Le cimarole successivamente venivano appese alle “bacchiole” (rami di faggio) per alcuni giorni.
All’interno dell’ Antica Tabaccaia, al piano terra(ora suite) vi erano svariati forni che venivano accesi per l’essiccazione delle foglie; l’accensione veniva eseguita solamente da una persona molto esperta in quanto il combustibile usato era in legno di quercia ed il forno non doveva produrre fiamme ma esclusivamente fumo.
I pavimenti ancora oggi in cotto tipico fiorentino, trattenevano il calore e lo sprigionavano piano anche dopo lo spegnimento dei forni.
Le travi in legno all’ultimo piano sono tuttora collegate dalle tavelle, anch’esse della stessa materia prima del pavimento e con la medesima funzione.
Le foglie venivano essiccate nella galleria all’ultimo piano dove erano presenti delle piccole finestre (come ora), ove, nel caso ci fosse stato troppo fumo, se ne permette l’apertura dall’esterno.
I volumi per l’essiccazione erano composti da vani stretti e lunghi (ora suite e camere) senza alcuna presa d’aria.
Ad oggi infatti, ciascuna finestra automatizzata girevole è un esclusivo progetto brevettato che permette alla tabaccaia di ricreare punti luce e quindi accogliere ospiti nelle ormai stanze d’Hotel e riprodurre fedelmente il muro che un tempo formava il canale essiccatoio delle foglie.
Camere
Accoglienti e confortevoli le camere dispongono tutte di: aria condizionata, telefono, televisione, connessione internet wi-fi, minbar, asciugacapelli, cassaforte. Le sistemazioni multiple dispongono di letti a castello
Servizi
Reception 24 h, ascensore, ristorante, deposito biciclette, sala tv, bar, internet point, giardino, sala congressi, parcheggio, piscina scoperta con lettini ed ombrelloni, disponibilità di baby-sitter service, noleggio bici, fitness center
Amici degli animali
Ammessi, solo di piccola taglia previa segnalazione al momento della prenotazione. Previsto un supplemento di € 15 al giorno oppure di 25€ per soggiorni superiori alle 3 notti da pagare in loco
Condizioni
Check in: dalle ore 14:00 alle ore 19:00 (in orari diversi potrebbe essere applicato un supplemento)
Check out: entro le ore 10.00
Terranova Bracciolini e dintorni
Il nome Terranuova ricorda il progetto della Repubblica Fiorentina di un sistema di terre nuove (con Castelfranco e San Giovanni) per accogliere le popolazioni dei borghi vicini in un unico centro fortificato e per consolidare la propria egemonia in una zona contesa continuamente tra guelfi e ghibellini.I lavori di edificazione iniziarono nel 1337, secondo un impianto urbanistico originale che vide la collaborazione di Arnolfo di Cambio: planimetria rettangolare, con la piazza al centro, le mura turrite, le vie parallele che s'intersecano perpendicolarmente. Nel centro storico, si incontrano ancora testimonianze dell'antica origine pianificata, ad esempio nelle chiese che portano il nome del popolo che dalla campagna si rifugiò nella nuova terra fortificata: la chiesa San Donato in Ganghereto, la chiesa di Santa Maria a Pernina, quella dedicata a San Bartolomeo al Pozzo, la prioria di San Biagio ai Mori; e soprattutto lo schema urbanistico originale, con la piazza centro della vita pubblica e sociale, dove vanno ad incrociarsi le strade che conducevano alle quattro porte-torri.Da visitare a Terranuova, l'0ratorio di San Benedetto (il Convento) con il chiostro a due piani (XVI secolo), gli affreschi trecenteschi della chiesa di San Biagio, l'arcipretura di Santa Maria con le terrecotte di ispirazione robbiana, il Palazzo Concini del XVI secolo.Purtroppo, molti degli edifici storici e la maggior parte delle fortificazioni furono danneggiati o distrutti durante l'ultimo conflitto mondiale.Appena fuori Terranuova, su una collina che offre un panorama sulle Balze, troviamo il convento di Ganghereto, costruito secondo la tradizione proprio sul luogo dove San Francesco avrebbe fatto sgorgare una fonte d'acqua.Nelle vicinanze, la frazione del Tasso, castelletto di probabile origine longobarda nel mezzo di un paesaggio di calanchi d'argilla e rocce sedimentarie, ricche di reperti fossili e conosciute dai geologi come "sabbie del Tasso".Ancora nei dintorni di Terranuova, le Ville (un tempo"castello del Terraio", popoloso borgo murato); Pernina (di origine medioevale, con una chiesa seicentesca circondata dai cipressi, su una collina silenziosa e panoramica); e infine Penna Alta, in cima a uno sperone di roccia, che ha mantenuto la struttura dell'antico villaggio fortificato medioevale
da MICHELE M. - 12/07/2018 , alle 09:59
La zona piscina è carina ma manca una doccia decente (poca acqua) e cartellonistica per le raccomandazioni dell'uso della stessa.