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Domenica 06 Agosto 2017

DLT Club

Umbria - Montefalco (PG)

Al momento Domenica 06 Agosto 2017 non presenta offerte disponibili

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Montefalco

Montefalco, posto in una posizione dominante sulle valli del Topino e del Clitunno, offre la vista di un ampio panorama delle terre umbre.Gli edifici pi importanti da visitare all'interno delle antiche mura di Montefalco sono senz'altro il palazzo comunale di origine duecentesca come la chiesa di Sant'Agostino, la chiesa romanica di San Bartolomeo con la vicina Porta di Federico II del 1244 e la chiesa di Santa Chiara al cui interno troviamo dipinti di scuola umbra.In nessun caso si dovrà però dimenticare di visitare la chiesa trecentesca di San Francesco, che oggi ospita il Museo Civico di Montefalco; infatti, al suo interno potremo trovare tanto dipinti di grande livello come un Presepio del Perugino, quanto lo straordinario ciclo di affreschi delle "Storie di San Francesco di Benozzo Gozzoli. Poco lontani dal centro abitato, sorgono la chiesa cinquecentesca di Sant'Illuminata e quella quattrocentesca di San Fortunato che ospita nella lunetta del portale e nell'altare di destra ancora opere di Benozzo Gozzoli.Fra i più importanti prodotti tipici del paese va assolutamente ricordato il vino Sagrantino.

Le Fonti del Clitunno

Le Fonti del Clitunno si estendono su una superficie di quasi 10.000 mq lungo la via Flaminia fra Spoleto e Foligno, nel comune di Campello sul Clitunno.Il loro aspetto suggestivo, con il laghetto popolato di nasturzi acquatici, nontiscordardimé della palude, cigni e anatre, e con la miriade di colori dei salici e dei pioppi cipressini che si riflettono nel limpido specchio d'acqua, ispirò fin dall'antichità pittori, poeti e scrittori, come Plinio il Giovane, Virgilio, Corot, Byron e Giosuè Carducci, il quale le consacrò nella sua celebre ode. A ricordo della visita del poeta avvenuta nel 1910, vi è una stele marmorea scolpita a bassorilievo da Leonardo Bistolfi, accompagnata da un'epigrafe di Ugo Ojetti.Le Fonti del Clitunno sono alimentate da sorgenti sotterranee che sgorgano da fenditure nella roccia che con la loro copiosità anticamente formavano un fiume navigabile fino a Roma, lungo le cui sponde sorgevano sacelli, ville e terme.Considerate sacre dai Romani che qui venivano a consultare l'oracolo del dio Clitunno e a svolgere riti religiosi, come testimonia la presenza più a valle del Tempietto di Clitunno (poi trasformato in una chiesetta paleocristiana dedicata a S. Salvatore che conserva antichi affreschi), molte vene delle acque del fiume furono disperse in seguito al grande terremoto del 440 d.C. Regolate poi facendole passare al di sotto del Marraggia, le Fonti assunsero il loro aspetto attuale nella seconda metà dell'Ottocento per opera del conte Paolo Campello della Spina.La visita di questo luogo incantato è breve, ma costituisce una tappa piacevole e rilassante in quello che può essere anche considerato un parco storico e letterario; nelle vicinanze è inoltre presente un ristorante dove è possibile degustare prodotti tipici della cucina umbra.
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