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Dall' 8 al 9 Aprile 2017

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Puglia - Ostuni - Lecce (BR)

Al momento Dall' 8 al 9 Aprile 2017 non presenta offerte disponibili

Strutture nelle vicinanze

Ostuni - Città Bianca

Ostuni è una delle città più belle del sud Italia famosa per le sue case tinte di bianco raccolte sulla cima di una collina delle Murge. Ostuni è infatti uno dei piu genuini ed affascinanti esempi di architettura mediterranea.Il centro storico, chiamato dalla popolazione locale “la terra”, è formato di case che spesso si sovrappongono e si intrecciano, le quali danno al centro storico il suo carattere suggestivo ed affascinante. L'apparente disordine di queste abitazioni funziona come un vero e proprio labirinto fatto di stradine, scalinate con palazzi, portali e splendide vedute. 
Da vedere:
La cattedrale La Cattedrale è il simbolo più conosciuto di Ostuni. Costruita tra il 1435 e il 1495, in stile tardo Gotico, ha una facciata tripartitica divisa da due lesene. Sul portale centrale si trova un magnifico rosone con 24 raggi finemente lavorati. L’interno dellla chiesa è del XVIII secolo, con cappelle laterali di stile barocco.
Palazzo Vescovile e la Loggia 
Nella piazza, ai due lati della Cattedrale, si trovano il palazzo Vescovile e il palazzo del Seminario uniti da elegante loggia ad arco (1759) sul cui fastigio è poggiato un putto alato (originariamente erano due). Nel palazzo Vescovile giacciono i resti del castello costruito nel 1148 e demolito nel 1559.
Le Mura Difensive di Ostuni
Le vicende storiche relative alla costruzione delle antiche muraglie ostunesi rimandano ai messapi, ai bizantini, ai normanni, agli angioini e agli aragonesi. Questi ultimi, probabilmente dopo il terremoto del 1456, rinforzarono le cortine e le torri del periodo precedente ed ampliarono il perimetro difensivo verso sud.
Palazzo Municipale di Ostuni
Antico convento francescano costruito nel 1304. Nell'anno 1739 vennero ridisegnati due ali dell'attuale chiostro e buona parte del complesso francescano. Successivamente, nel 1864, il convento fu ampliato e trasformato in residenza municipale con il rifacimento dell'attuale facciata del palazzo in stile neoclassico.
La Colonna di Sant'Oronzo
Situata nell'omonima piazzetta vicino al centro storico questa guglia è uno dei migliori esempi del barocco pugliese. Fu costruita nel 1771 su disegno del maestro locale Giuseppe Greco. Alta circa 20 metri con il Santo che padroneggia come a santificare la città.
La Chiesa dello Spirito Santo
La chiesa dello Spirito Santo fu costruita nel 1637 per volere del vescovo Melingi. Sul piano architettonico l'edificio è ad un'unica navata con volta in pietra e lunettata. La facciata è liscia ed è mossa solo nel frontone spezzato con al centro lo stemma del vescovo artefice della costruzione. Il portale colpisce per le sue dimensioni e gli elementi ornamentali. La sua origine è molto più antica della chiesa di Santo Spirito (1450) ed originariamente situato sul frontespizio della medievale chiesa di Ognissanti situata in piazza del Moro (l'attuale piazza Sansone).
Cosa Vedere Fuori Ostuni
Il Santuario di Sant'Oronzo
Fu costruito tra il 1656 ed il 1657, a spese degli ostunesi che vollero in tal modo ringraziare il Santo per aver risparmiato con la sua intercessione sia Ostuni sia il resto del Salento dal terribile contagio della peste esploso in Napoli. Il santuario sorge sulla collina Morrone, così chiamata per la presenza di una antichissima "specchia". Già nel XVI secolo negli stessi luoghi si trovava una più antica chiesetta dedicata al Santo, eretta sopra una piccola cavità naturale dentro la quale si sarebbe rifugiato il Santo Oronzo per sfuggire alla persecuzione dei Cristiani.
Il Santuario di San Biagio
Il santuario di San Biagio costituisce uno degli esempi più interessanti di insediamento monastico lungo tutta l'area delle Murge Meridionali e testimonia dell'influenza dell'oriente bizantino sulla Puglia lungo i secoli che vanno dal IX al XI. Si trova a pochi chilometri da Ostuni, lungo la strada detta dei Colli. Le origini della chiesa e del complesso abitativo adiacente, risalgono al XII secolo
 

Lecce ed il Barocco

Adagiata su una pianura ai piedi dell’altopiano del Salento si trova Lecce – detta la "Firenze del sud" – una delle città più interessanti della regione per la sua fisionomia architettonica, tipicamente seicentesca. 
Di origini molto antiche, la città conobbe due momenti particolarmente floridi: quello dell’epoca romana e quello del Regno di Napoli. Proprio in questo periodo ci fu un grande sviluppo nella costruzione di edifici, monumenti e palazzi signorili caratterizzati da una fastosa e ricca scenografia ornamentale e architettonica che si meritò la definizione di “barocco leccese”. Il fantasioso e minuzioso lavoro di scultura fu agevolato dall’uso della pietra locale, duttile e facile da intarsiare. 
La visita di Lecce può iniziare da Piazza Duomo, un tempo utilizzata come cittadella fortificata ed oggi considerata il “salotto” più elegante della città. La grandiosità del Duomo, opera di Zimbalo, Cino e Penna, l’alto campanile di cinque piani, il Palazzo Vescovile e il Palazzo del Seminario segnano il perimetro della piazza, una delle opere monumentali che meglio rappresenta la magnificenza dello stile leccese. Poco distante Piazza Sant’Oronzo racchiude, nel suo perimetro, la storia della città. L’epoca romana è testimoniata dai resti dell’Anfiteatro che in estate diventa il palcoscenico d’eccezione per rappresentazioni teatrali e, in parte, dall’alta Colonna - sulla quale svetta la statura bronzea del santo raffigurato durante l’atto della benedizione - eretta nel Seicento utilizzando parte delle colonne romane posizionate sull’antica via Appia. Simbolo del periodo rinascimentale è il Palazzo del Seggio, noto come il “Sedile”, oggi sede di importanti esposizioni d’arte, e la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, custode di interessanti affreschi e opere lignee. Dietro la piazza troviamo il Castello di Carlo V, tipica costruzione difensiva che al rigore delle linee esterne contrappone, all’interno, lo stile curato e raffinato delle architetture signorili. Imponente e maestosa la Porta Rudiae è coronata, invece, dalle statue di Sant’Oronzo, di Sant’Irene e San Domenico, con due coppie di colonne posizionate ai lati dell’arco centrale, oltre il quale si trova la Chiesa del Rosario che colpisce lo sguardo per la fantasia artistica della sua grandiosa facciata. Da visitare, poi, è la Basilica di Santa Croce, dove l’estro dei maestri “scalpellini” ha lasciato il segno nella monumentale facciata che anticipa la bellezza degli interni, un equilibrio armonioso tra la sobrietà del classico e la fastosità del barocco leccese. Tra San Cataldo e Otranto, la costa adriatica offre paesaggi di straordinaria bellezza: bianche scogliere si contrappongono all’azzurro del mare, interrotte saltuariamente da litoranei sabbiosi, dal verde della macchia mediterranea e da specchi d’acqua salmastra separati dal mare da uno stretto lembo di terra. Giunti ad Otranto, si consiglia una visita nel centro storico della città, circondato dalle possenti mura e dominato dal Castello fatto costruire, nel XV secolo, da Ferdinando I d'Aragona e dalla Cattedrale con uno splendido mosaico pavimentale (XII sec.) raffigurante la storia dell’epoca. Un fitto intreccio di vicoli e strade lastricate in pietra disegna il cuore dell’antica Otranto, dove il candore delle case si mescola ai colori delle botteghe artigiane e dei tanti negozi di souvenir. Porto Cesareo, Gallipoli, Torre San Giovanni sono alcune delle “perle” situate sul litorale ionico, con Santa Maria di Leuca a segnare il confine tra i due mari della Puglia. Tra Otranto e Gallipoli, la forza dei venti - unita a quelle del mare - ha scolpito la roccia calcarea delle scogliere dando origine a suggestive cavità naturali come la Grotta Zinzulusa, ricca di stalattiti e stalagmiti, la Grotta Grande del Ciolo e le grotte del Parco naturale di Porto Selvaggio. Ma le terre di Lecce non limitano la loro generosità alle bellezze artistiche e a quelle della lunga costa marina. Anche l’entroterra, con i suoi ampi paesaggi, i siti naturalistici e le importanti testimonianze preistoriche, offre un ventaglio di opportunità da non sottovalutare per chi decide di trascorrere le proprie vacanze nel Salento, una delle punte di diamante del panorama turistico italiano.
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