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Famosi a livello planetario, gli scavi di Pompei e di Ercolano sono gli unici siti archeologici al mondo, in grado di restituire al visitatore un centro abitato romano, la cui vita è rimasta ferma ad una lontana mattina del 79 d.C., epoca dalla quale il Vesuvio decise di cancellarlo dall'orbe terraqueo. La città deve il suo eccezionale stato di conservazione alle modalità con cui è stata sepolta. Tonnellate di ceneri, pomici e lapilli l'hanno coperta sotto uno strato di oltre 6 metri preservandola, nel contempo, dalla maggior parte delle offese del tempo. Gli stessi materiali piroclastici, cementandosi attorno ai corpi investiti, ne hanno conservato l'impronta, consentendo agli archeologi di restituirceli negli atteggiamenti assunti a seguito di brevi ma atroci agonie.Il centro romano che si visita oggi è in realtà "figlio" di un altro, più antico, fondato all'inizio del VI secolo a.C. dagli Osci, genti italiche cui si sovrapposero successivamente i Sanniti.La città italica ha lasciato moltissime tracce di se. Essa, infatti, inizialmente abitata solo nella zona dove attualmente si trova il foro, si estese successivamente assumendo l'impianto ad isolati rettangolari (insulae) ancora visibile. Anche molti edifici attualmente visitabili furono realizzati nel corso del II secolo a.C. prima che Pompei, in seguito alla guerra sociale che l'oppose a Roma, fosse conquistata da L. Cornelio Silla divenendo colonia romana (80 a.C.). Negli anni della colonia vi furono alcune importanti realizzazioni, quali le Terme del Foro e l'Anfiteatro. L'aspetto attuale fu comunque raggiunto nella prima età imperiale, epoca cui risalgono la Palestra Grande e gli edifici pubblici sul lato est del Foro. Quest'ultimo, circondato da un portico e dominato dal tempio di Giove, costituisce il cuore della città, il suo centro politico, amministrativo e commerciale. Al Foro si contrappone il quartiere dei teatri, cuore pulsante delle attività culturali e religiose pompeiane, realizzato nel II secolo a.C. Le attività "ludiche" furono collocate in gran parte all'estrema periferia dove è possibile visitare l'Anfiteatro e la Palestra Grande. Di grande interesse anche le terme pubbliche: quelle del "Foro" e quelle "Stabiane", caratterizzate dall'alternarsi d'ambienti a temperatura gradatamente crescente (frigidarium, tepidarium e calidarium).
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