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Venerdì 15 Settembre 2017

DLT Club

Campania - Amalfi (SA)

Al momento Venerdì 15 Settembre 2017 non presenta offerte disponibili

Strutture nelle vicinanze

Sorrento e dintorni

Il toponimo "Sorrento" deriva dal latino Surrentum, ben documentato in epoca classica (anche da fonti greche),potrebbe essere un derivato della forma greca Συρρεντόν Syrrentón, dal verbo συρρέο syrréo, "confluisco", in riferimento dalle acque che scendono dalle strette valli nelle vicinanze, quindi "confluenza delle acque".Un'etimologia popolare vuole che derivi dalla denominazione Sirenide forse anticamente data alla zona, collegata alla supposta identificazione di Sorrento con il luogo di presenza delle sirene, leggendarie creature che la tradizione omerica ci ha tramandato come esseri dal corpo di pesce e busto di donna, che ammaliavano i naviganti con i loro canti facendoli di conseguenza naufragare contro le scogliere. La fondazione è tradizionalmente e leggendariamente attribuita ai greci, ma Sorrento ebbe come primi abitanti stanziali i popoli italici, a partire dagli Etruschi e poi, dal 420 a.C., importante fu l'influsso degli Osci. In età romana, Sorrento è ricordata per aver partecipato all'insurrezione degli Italici (90 a.C.); vi fu quindi dedotta da Silla una colonia, a cui seguì più tardi uno stanziamento di veterani di Ottaviano. Fu poi municipio della tribù Menenia. Fu sede vescovile almeno dal 420. Durante la crisi del dominio bizantino in Italia, la cittadina acquistò autonomia come ducato, prima sotto la supremazia dei duchi di Napoli, poi con arconti e duchi propri, sempre in lotta con Amalfi, Salerno ed i Saraceni. La storia di Sorrento si confonde con quella delle altre città campane; prese parte alle leghe anti musulmane; combatté i Longobardi di Benevento; conobbe lotte familiari tra i nobili locali. Obbligato nel sec. IX da Guaimario ad accettare come proprio duca il fratello, Guido, il Ducato di Sorrento riprese la propria autonomia dopo la morte di quest'ultimo per poi perderla definitivamente nel 1137, assorbito nel nuovo regno dei Normanni. Sorrento seguì da allora le sorti del regno, non senza ribellioni e conflitti, specie all'inizio dell'età aragonese. Nel 1558 fu presa e saccheggiata dai Turchi; nell'inverno del 1648 la città sostenne valorosamente l'assedio di Giovanni Grillo, generale del duca di Guisa.Nella piazza principale, Piazza Tasso, sono presenti due statue: una è posta al centro di essa e raffigura il santo patrono della Città, Antonino da Campagna, nato intorno alla metà del secolo VI; l'altra, posta sul lato meridionale della piazza, raffigura il grande poeta sorrentino cinquecentesco Torquato Tasso, autore del celebre poema epico Gerusalemme liberata. Il centro storico mostra ancora il tracciato ortogonale delle strade di origine romana con cardi e decumani, mentre verso monte è circondato dalle mura cinquecentesche. Vi si trovano il Duomo, riedificato nel XV secolo, con facciata neogotica, e la Chiesa di San Francesco d'Assisi, con un notevole chiostrino trecentesco, con portico arabeggiante ad archi che s'intrecciano su pilastri ottagonali. Nel museo Correale di Terranova sono esposte collezioni di reperti greci e romani e di porcellane di Capodimonte, con una sezione dedicata alla pittura del XVII-XIX secolo; dal parco si gode inoltre una magnifica vista sul golfo. Presso la Punta del Capo, 3 km a ovest, si trovano resti romani ritenuti della villa di Pollio Felice (I secolo d.C.). Un'altra villa marittima è la "Villa di Agrippa Postumo", situata letteralmente sotto l'odierno Hotel Bellevue Syrene. La villa fu fatta costruire dallo sfortunato nipote di Augusto.

Positano e dintorni

Impossibile ripartire, scrisse sul suo diario il pittore tedesco Paul Klee e non fu l'unico artista a non voler più lasciare Positano dopo averla incrociata sul suo cammino. Difficile in effetti immaginare un luogo più simile ad una tela incantata. Dalla spiaggia grande le caratteristiche case imbiancate a calce si arrampicano su un ripido pendio offrendo il tipico aspetto da presepe napoletano. Le lunghissime scalinate dal mare portano sempre più in alto verso le due frazioni di Nocelle e Montepertuso situate in luoghi difficilmente accessibili proprio per difendere la popolazione inerme dalle incursioni saracene. Quando le torri di avvistamento segnalavano l'arrivo dei temibili razziatori i positanesi abbandonavano le indifendibili abitazioni vicino al mare e iniziavano il penoso viaggio verso la salvezza panorama di Positano proprio percorrendo quei sentieri oggi tanto apprezzati dai turisti che vivono le forti emozioni date dai paesaggi sospesi tra mare e cieloPositano ha una architettura tipica della Costiera Amalfitana dove le esigenze militari hanno imposto scalinate, portici, sottopassi e vicoli stretti e facilmente difendibili oggi diventati sede di piccoli negozi dove si offre il meglio della moda Positano, dei prodotti tipici della gastronomia locale in cui il limone occupa un posto d'onore e dove artigiani esperti realizzano infradito e zoccoli personalizzati.Al largo di Positano sono visibili i tre isolotti che compongono le sirenuse (meglio conosciuti come li Galli), sui resti di una antica villa romana è stata realizzata una residenza di grande fascino appartenuta al grande ballerino russo Rudolf Nureyev.Il nome del paese viene attribuito ad fatto miracoloso tramandato di generazione in generazione. Su una imbarcazione era stata caricata una effige della Madonna. Giunta davanti Positano la nave non potè più muoversi finchè i marinai esortati dalla Madonna con il grido di "Posa, posa" non lasciarono sulla spiaggia il quadro della Madonna venuta dal mare. L'evento miracoloso è celebrato dal comune costiero con gli immancabili fuochi d'artificio il giorno dell'Assunta mentre sulle tavole appaiono le zeppole da mangiare ancora calde e i totani dell'Assunta, un fritto di totani indorati con farina e uovo e poi fritti.Positano è certamente una delle località più celebrate della Costiera Amalfitana ma anche gli altri comuni meritano una visita, per conoscerli meglio ecco il loro elenco Praiano, Amalfi, Ravello, Scala, Tramonti, Furore, Agerola, Minori, Maiori, Cetara, Vietri sul Mare
Da Positano è possibile imbarcarsi per raggiungere l'Isola di Capri mentre l'isola di Ischia è più facile raggiungerla partendo dal porto di Napoli prendendo un aliscafo. Da Positano la penisola di Sorrento dista 14 Km e Pompei con i suoi famosissimi scavi è situata a 35 km. Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano rappresenta una meta di sicuro interesse con le sue famose località turistiche. Paestum con i suoi templi spettacolari dista 84 km, Agropoli 104 Km, il promontorio di Palinuro con le sue splendide grotte dista 171 Km, Marina di Camerota 162 Km. Meritano una visita, anche se lontane da Positano, le belle località turistiche del Golfo di Policastro, Sapri e Maratea

Amalfi e dintorni

L’azzurro del mare, il verde della macchia mediterranea e dei terrazzamenti coltivati ad agrumi, si fondono con caratteristiche architetture per creare uno dei percorsi più belli d’Italia: la Costiera Amalfitana.La strada tortuosa si insinua in profondi valloni, avvolge gli speroni di roccia a picco sul mare, scende verso la spiaggia e poi risale, in una successione di scorci e vedute mozzafiato. Un paesaggio unico al mondo disegnato da baie, insenature, strapiombi e piccoli borghi arroccati sulla montagna.AtraniUna pittoresca trama di vicoli e scale, affacciata su un mare dai colori spettacolari, è il paesaggio che incanta arrivando ad Amalfi, la cittadina che dà il nome all’intera costiera. Dominata dal maestoso Duomo dedicato a Sant’Andrea, offre interessanti testimonianze del suo glorioso passato di Repubblica Marinara.A pochi chilometri, si trova Furore una vera galleria d’arte contemporanea all’aperto con i caratteristici murales che affrescano case, edifici pubblici e piazzette. Tanti i percorsi da esplorare per entrare nel cuore di questa terra, con i colori ed i profumi intensi delle agave, dei fichi d'India, dei lentischi e del rosmarino. Ma Furore è nota soprattutto per il suo Fiordo, una visione inaspettata, spettacolare e suggestiva della forza della natura. Positano, un autentico angolo di paradiso, un paese-presepe che, dalla spiaggia grande, si sviluppa in verticale, in una intricata sovrapposizione di strade, vicoli e negozi che espongono i coloratissimi abiti della Moda Positano nota in tutto il mondo. Al centro di Positano, spicca la grande cupola maiolicata della chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta che custodisce alcune preziose opere, tra cui alcuni altari in marmo policromo. Di fronte, le “Sirenuse”, quattro isolotti incastonati nella distesa azzurra di del mare.Un’altra perla della costiera è Ravello, un borgo elegante e raffinato, immerso nel verde e caratterizzato da ville signorili. Famoso nel mondo per il suo Festival ambientato nei giardini di Villa Rufolo, dove una scenografia suggestiva si unisce all’emozione della grande musica per regalare un’esperienza di straordinaria intensità. Cuore di Ravello è piazza Vescovado incorniciata dalle architetture di Palazzo Rufolo e della Cattedrale con il magnifico portale, il primo realizzato con una tecnica innovativa a stampo, e l’alto campanile di 35 metri.Il borgo medievale di Atrani è contraddistinto da vicoletti, archi, cortili, piazzette e caratteristiche "scalinatelle". In posizione dominante e spettacolare, c’è il monumentale complesso di Santa Maria Maddalena con la facciata barocca, una vivace cupola maiolicata e una elegante torre campanaria a pianta quadrata, simbolo del paese. Minori è una ridente località balneare che abbina al fascino del paesaggio e del mare un’offerta culturale incentrata sul complesso archeologico della Villa Romana dove si può ammirare il genio costruttivo degli antichi romani e il Museo dell'Antiquarium che espone vari reperti dell’epoca.Praiano è un antico e tranquillo borgo di pescatori che offre ai visitatori un paesaggio di grande suggestione naturalistica e la ricchezza di un artigianato legato alla lavorazione tradizionale della seta e dei filati.Antichi mestieri tramandati nel corso dei secoli come quello legato alla lavorazione della ceramica artistica di Vietri Sul Mare, decorata dai bellissimi colori delle produzioni locali.Da non perdere una visita a Scala, Maiori, Cetara, Conca dei Marini, Corsara, Tramonti e Santo Egidio del Monte Albino, scrigni di preziose testimonianze storiche e bellezze naturali.
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